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Il ddl concorrenza è legge: sconti per la Rca

Il ddl concorrenza è legge: sconti per la Rca

Il ddl concorrenza è legge: sconti per la Rca

È arrivato il sì definitivo al disegno legge concorrenza, che ora è legge. Ha infatti incassato la fiducia chiesta dal governo al Senato (dove il testo è arrivato in quarta lettura), con 146 sì, 113 no e nessun astenuto. Ora si attendono la firma del presidente della Repubblica e la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale. Il provvedimento interessa diversi settori: mercato dell’energia, liberi professionisti, poste, banche ma anche albergatori e farmacie. Nonché le assicurazioni. In materia di assicurazione Rca, la nuova legge prevede sconti per chi installa la scatola nera. In più, per i virtuosi che non causano incidenti da quattro anni e vivono nelle province a più alto tasso di sinistri (in particolare al Sud Italia), c’è un secondo sconto. Ma, perché queste regole siano effettive, occorre attendere: entro un anno dall’entrata in vigore della norma, il governo deve adottare un decreto che riguarda la nuova normativa sulla scatola nera.

Lo “sconto significativo”, dice la legge, lo determinerà l’Ivass, l’Istituto che vigila sulle assicurazioni, con regolamento da emanare entro 90 giorni dall’entrata in vigore della legge. Uno “sconto significativo” è previsto anche nel caso in cui l’assicurato contragga più polizze per più veicoli in suo possesso e sottoscriva una clauola di guida esclusiva. Se e quando arriverà l’obbligo di scatola nera (questo aspetto non è chiaro) non dovranno esservi oneri per i cittadini; le black box dovranno essere portatili e interoperabili. Il governo dovrà stabilirne le caratteristiche tecniche” e le modalità di raccolta e gestione di dati. Dopo un incidente, le risultanze della black box avranno valore di prova nei procedimenti amministrativi e giudiziari. E dovrà essere garantita la privacy degli automobilisti.

Ci sono due altre soluzioni, alternative alla scatola nera. Sconti se si accetta di sottoporre il veicolo a un’ispezione preventiva da parte dell’assicurazione; o di montare sull’auto “meccanismi elettronici che impediscono l’avvio del motore qualora sia riscontrato nel guidatore un tasso alcolemico superiore ai limiti stabiliti dalla legge”.

“Resta ferma, dice la nuova legge, la facoltà di ottenere l’integrale risarcimento per la riparazione a regola d’arte del veicolo danneggiato, avvalendosi di imprese di autoriparazione di propria fiducia”. Viene ribadita la libertà di scelta dell’automobilista danneggiato. Il contrario di quanto volevano le assicurazioni, che puntavano su un sostanziale obbligo di riparazione dal carrozziere convenzionato.

Dal 10 settembre 2017, non ci sarà più “l’attribuzione in esclusiva alle Poste dei servizi di notificazione” dei verbali di violazione del Codice della strada. Obiettivo, far calare i costi delle notifiche. E in materia di car pooling (il riferimento è a Uber), ora il governo è delegato ad adottare entro un anno norme sulle “nuove forme di mobilità che si svolgono grazie ad applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”.

Fonte: AlVolante